Silva Bucci Professional Organizer

Vuoi cambiare casa, cercarne una nuova e fare il trasloco? Sono sicura che anche solo l’idea ti fa rizzare i capelli! E invece io ti dò una buona notizia: è possibile fare tutto con ottimi risultati, senza stress ( o almeno il minimo sindacale) e anche divertendosi. Come è possibile? Te lo spiego raccontandoti come ho fatto io.

Ho acquistato la mia nuova casa a poche centinaia di metri da quella precedente: la spinta a cambiare era data dalla necessità di avere una situazione abitativa più grande e con una stanza in più da adibire a studio e dove poter lavorare. 

La prima cosa che ho fatto è stata chiarire a me stessa il budget e le priorità, individuando con precisione ciò a cui non potevo rinunciare e quello che invece non potevo tollerare. 

In particolare volevo assolutamente poter godere di una bella visuale e avere a disposizione ambienti ampi e luminosi. In più avevo delle necessità legate al budget e ai tempi. Per non perdere nemmeno un particolare e essere efficace anche nella gestione dei tempi ho utilizzato lo strumento LISTA (i vantaggi dell’applicare il proprio lavoro alla propria vita! Meno male che sono una Professional organizer 🙂 )
Ho creato una lista di cose NECESSARIE con tutto quel che riguarda la nuova casa ed eventualmente gli appunti di quel che andava fatto per migliorare quella vecchia per l’affitto.

Ho fatto anche una LISTA ISPIRAZIONALE con le idee che volevo portare avanti e le cose da tenere sempre a mente.

Avendo chiare tutte queste cose non è stato difficile trovare la mia casa dei sogni: ha una vista mozzafiato in sala e ogni finestra sembra un quadro che cambia con il cambiare delle stagioni. E per questo motivo ho scelto, d’accordo con l’architetto, di valorizzare le finestre incorniciandole visivamente con un colore di una tonalità più scura. Anche le tende non ci sono proprio per lo stesso motivo e il divano guarda all’esterno per godersi il panorama dei tetti del centro storico e delle colline intorno alla mia città.

Avere chiare le priorità ha aiutato anche nella scelta dell’architetto: ho individuato uno studio in sintonia con le mie esigenze, che sceglie di usare dei materiali sicuri e di qualità, puntando al massimo recupero e riciclo dell’esistente e ottimizzando al massimo le risorse. Essere accompagnata da uno studio di architetti mi ha permesso anche di risparmiare tempo e denaro poiché abbiamo individuato gli artigiani tra i loro collaboratori, di comprovata esperienza esaminando alcuni preventivi (massimo 3 per artigiano).

La pianificazione e le scelte

Quando si iniziano i lavori bisogna avere già molto chiari gli usi delle stanze e le loro caratteristiche, per poter procedere con il progetto e farsi fare tutti i preventivi. Certamente ci possono essere dei dubbi: io ad esempio non sapevo se fare un open space con cucina e sala o se chiudere la cucina.

Anche in questo caso, per prendere una decisione, ho fatto una LISTA DEI PRO E DEI CONTRO di entrambe le situazioni.

Altro passaggio fondamentale è stato chiarirmi le idee sui mobili: quali avevo già che potevano ancora andare bene? Cosa dovevo acquistare? Nel mio vecchio appartamento ho lasciato la cucina, l’armadio e i mobili del bagno e ho quindi dovuto mettere a budget l’acquisto degli stessi per la nuova casa.
La vecchia proprietaria della mia futura casa mi aveva messo a disposizione una parte del mobilio e io ho scelto quel che mi piaceva mentre il resto, inutilizzabile, l’ho fatto smaltire.

Tengo molto al risparmio energetico e anche su questo ho preso decisioni molto ben ponderate, che permettessero il compromesso tra le mie necessità e il mio budget. Ad esempio ho fatto installare un controsoffitto isolando con un cappotto tutto il soffitto dell’appartamento e ho cambiato anche tutti gli infissi (approfittando così anche delle agevolazioni fiscali) ma ho recuperato i vecchi termosifoni in ghisa pulendoli e riverniciandoli io stessa. Stessa scelta è stata fatta per le tapparelle che non ho cambiato ma solo ripulito bene.

Quando possibile ho scelto materiali a km zero come la calce di Casola Valsenio al posto della tintura, perchè permette alla casa di traspirare ed ha un colore piacevole e caldo che cambia a seconda della luce. Così anche il parquet è stato scelto per la sua provenienza: è infatti castagno di Marradi a pochi chilometri di distanza dalla mia città. 

Anche per i mobili ho usato lo stesso principio: nelle foto qui sotto (prima e dopo) puoi vedere come ho riadattato alcuni mobili dello studio e la libreria che prima era nell’ingresso, aggiungendo un piano come scrivania. Della libreria ho riutilizzato anche la griglia copri-termo che adesso è appesa in sala come zona piante. I comodini anni 50 della ex proprietaria sono tuttora usati da me e sono esattamente dove erano prima. Ho anche modificato alcune lampade che erano nel corridoio.

Per scelta ci sono delle imperfezioni: la calce, lo stucchino in bagno, il parquet di castagno, i balconi e tutti i mobili e accessori di recupero o acquistati nei mercatini, credo che una casa debba essere bella e accogliente ma NON PERFETTA perché preferisco viverla che subirla con l’ansia che qualcosa si rovini nel tempo.

E fin qui le mie scelte, resta da raccontarti come le ho messe in pratica e come ho effettuato il trasloco, quindi non perderti il prossimo post!

 

Vuoi cambiare casa, cercarne una nuova e fare il trasloco? Sono sicura che anche solo l’idea ti fa rizzare i capelli! E invece io ti dò una buona notizia: è possibile fare tutto con ottimi risultati, senza stress ( o almeno il minimo sindacale) e anche divertendosi. Come è possibile? Te lo spiego raccontandoti come ho fatto io.

Ho acquistato la mia nuova casa a poche centinaia di metri da quella precedente: la spinta a cambiare era data dalla necessità di avere una situazione abitativa più grande e con una stanza in più da adibire a studio e dove poter lavorare. 

La prima cosa che ho fatto è stata chiarire a me stessa il budget e le priorità, individuando con precisione ciò a cui non potevo rinunciare e quello che invece non potevo tollerare. 

In particolare volevo assolutamente poter godere di una bella visuale e avere a disposizione ambienti ampi e luminosi. In più avevo delle necessità legate al budget e ai tempi. Per non perdere nemmeno un particolare e essere efficace anche nella gestione dei tempi ho utilizzato lo strumento LISTA (i vantaggi dell’applicare il proprio lavoro alla propria vita! Meno male che sono una Professional organizer 🙂 )
Ho creato una lista di cose NECESSARIE con tutto quel che riguarda la nuova casa ed eventualmente gli appunti di quel che andava fatto per migliorare quella vecchia per l’affitto.

Ho fatto anche una LISTA ISPIRAZIONALE con le idee che volevo portare avanti e le cose da tenere sempre a mente.

Avendo chiare tutte queste cose non è stato difficile trovare la mia casa dei sogni: ha una vista mozzafiato in sala e ogni finestra sembra un quadro che cambia con il cambiare delle stagioni. E per questo motivo ho scelto, d’accordo con l’architetto, di valorizzare le finestre incorniciandole visivamente con un colore di una tonalità più scura. Anche le tende non ci sono proprio per lo stesso motivo e il divano guarda all’esterno per godersi il panorama dei tetti del centro storico e delle colline intorno alla mia città.

Avere chiare le priorità ha aiutato anche nella scelta dell’architetto: ho individuato uno studio in sintonia con le mie esigenze, che sceglie di usare dei materiali sicuri e di qualità, puntando al massimo recupero e riciclo dell’esistente e ottimizzando al massimo le risorse. Essere accompagnata da uno studio di architetti mi ha permesso anche di risparmiare tempo e denaro poiché abbiamo individuato gli artigiani tra i loro collaboratori, di comprovata esperienza esaminando alcuni preventivi (massimo 3 per artigiano).

La pianificazione e le scelte

Quando si iniziano i lavori bisogna avere già molto chiari gli usi delle stanze e le loro caratteristiche, per poter procedere con il progetto e farsi fare tutti i preventivi. Certamente ci possono essere dei dubbi: io ad esempio non sapevo se fare un open space con cucina e sala o se chiudere la cucina.

Anche in questo caso, per prendere una decisione, ho fatto una LISTA DEI PRO E DEI CONTRO di entrambe le situazioni.

Altro passaggio fondamentale è stato chiarirmi le idee sui mobili: quali avevo già che potevano ancora andare bene? Cosa dovevo acquistare? Nel mio vecchio appartamento ho lasciato la cucina, l’armadio e i mobili del bagno e ho quindi dovuto mettere a budget l’acquisto degli stessi per la nuova casa.
La vecchia proprietaria della mia futura casa mi aveva messo a disposizione una parte del mobilio e io ho scelto quel che mi piaceva mentre il resto, inutilizzabile, l’ho fatto smaltire.

Tengo molto al risparmio energetico e anche su questo ho preso decisioni molto ben ponderate, che permettessero il compromesso tra le mie necessità e il mio budget. Ad esempio ho fatto installare un controsoffitto isolando con un cappotto tutto il soffitto dell’appartamento e ho cambiato anche tutti gli infissi (approfittando così anche delle agevolazioni fiscali) ma ho recuperato i vecchi termosifoni in ghisa pulendoli e riverniciandoli io stessa. Stessa scelta è stata fatta per le tapparelle che non ho cambiato ma solo ripulito bene.

Quando possibile ho scelto materiali a km zero come la calce di Casola Valsenio al posto della tintura, perchè permette alla casa di traspirare ed ha un colore piacevole e caldo che cambia a seconda della luce. Così anche il parquet è stato scelto per la sua provenienza: è infatti castagno di Marradi a pochi chilometri di distanza dalla mia città. 

Anche per i mobili ho usato lo stesso principio: nelle foto qui sotto (prima e dopo) puoi vedere come ho riadattato alcuni mobili dello studio e la libreria che prima era nell’ingresso, aggiungendo un piano come scrivania. Della libreria ho riutilizzato anche la griglia copri-termo che adesso è appesa in sala come zona piante. I comodini anni 50 della ex proprietaria sono tuttora usati da me e sono esattamente dove erano prima. Ho anche modificato alcune lampade che erano nel corridoio.

Per scelta ci sono delle imperfezioni: la calce, lo stucchino in bagno, il parquet di castagno, i balconi e tutti i mobili e accessori di recupero o acquistati nei mercatini, credo che una casa debba essere bella e accogliente ma NON PERFETTA perché preferisco viverla che subirla con l’ansia che qualcosa si rovini nel tempo.

E fin qui le mie scelte, resta da raccontarti come le ho messe in pratica e come ho effettuato il trasloco, quindi non perderti il prossimo post!