Sette cose che puoi imparare in barca a vela utili anche in casa e nella vita e le lezioni che valgono sempre

Silva Bucci Professional Organizer

7 cose che puoi imparare in barca a vela utili a casa

Anche quest’anno farò le vacanze in barca a vela, una delle mie tipologie di vacanza preferite. La amo perchè è un’esperienza di vita vera e propria che ti lascia non solo bellissimi ricordi, ma anche una nuova consapevolezza e un approccio diverso alle cose.

Viaggiare in barca a vela ti mette alla prova con spazi ridotti, una vita essenziale  e ti permette di confrontarti in modo nuovo con ciò che dai per scontato, con i tuoi modi di porti con le persone, con la natura.

Confrontarsi, rivedere, riorganizzare e ripensare: come vedi tutto questo ha molto a che fare con il mio lavoro e ogni volta che faccio questo tipo di vacanza so di impare cose nuove e trovare tanti spunti utili validi per tutto! 

Sette cose e le “lezioni” che valgono sempre

1) Creare armonia e collaborare: considerato che gli spazi sono ridotti e si passa molto tempo insieme è importante creare armonia tra i partecipanti. Una crociera piacevole dipende dal “clima” e dalla collaborazione di tutti nello svolgere i compiti. In generale vale la pena, prima della partenza, di fare un incontro con lo skipper per conoscere le regole generali della barca, dividersi i compiti e le incombenze, valutare tempi e modi di svolgimento.  La “lezione” che vale sempre: se si vive con altre persone (per lunghi o brevi periodi non importa) impostare delle regole comuni (che implicano modalità di relazionarsi, aspettative, desideri, abitudini) e condividerle con gli altri aiuta a evitare fraintendimenti, tensioni e cose date per scontate.

2) Fare selezione a monte:  dello space clearing relazionale ho scritto molte volte (vedi qui) e mai come in barca a vela è consigliato scegliere persone positive e piacevoli, che ci facciano stare bene. Se non conoscete nessuno dei vostri compagni di viaggio, come sarà per me per quest’anno, è bene, però, avere già  conoscenza almeno dello skipper. Io lo conosco e ho già viaggiato in barca con lui quindi sono molto serena sull’organizzazione.  La “lezione” che vale sempre: fare selezione delle persone che si frequentano, cercando di non autoimporsi chi non ci fa stare bene, aiuta a dare tempo e energie a chi invece ci scalda il cuore e ci rende felici.

3) Risvegliare i sensi: in barca dovrai rivedere le modalità  delle tue abitudini più semplici e radicate come lavarti i denti o camminare e dormire! Perché in mare va tutto re-imparato da capo, come un bambino piccolo: dovrai concentrarti a ogni passo per lo spazio che è molto ridotto e per il continuo movimento della barca. Certamente è un modo per uscire dalla propria zona di comfort e quando ci riesci dona una soddisfazione enorme! La “lezione” che vale sempre:  prova a entrare in casa tua come se fosse la prima volta: guardati attorno come se non conoscessi nulla, concentrati su ogni dettaglio, su ogni tuo passo. Cosa scopri di te e della tua casa?

4) Gestire gli spazi efficacemente: per via degli spazi ridotti, ti consiglio di portare in barca poche cose ben scelte, adatte a questa vita sempre all’aria aperta e anche un poco gipsy. In barca sei a posto sia di giorno che di sera con costume, calzoncini e infradito. Per escursioni o brutto tempo porta con te anche una giacca antivento e scarpe chiuse, ma non serve poi altro. La filosofia è proprio quella della leggerezza e dello spirito un po’ avventuroso che é meglio avere di base per viaggiare in barca.  La “lezione” che vale sempre: anche nella vita di tutti i giorni puoi imparare a selezionare, eliminando ciò che non usi davvero mai e tenendo leggero anche l’armadio (ne parlo qui)

5) Evitare gli sprechi: durante la mia prima vacanza in barca pensavo di vivere una vacanza di lusso e allo stesso tempo di stenti, perché hai il lusso infinito del tempo, del sole e del mare e contemporaneamente certe risorse come  l’acqua e la corrente elettrica sono contingentate e bisogna farne un uso cauto e limitato. E’ bene fare docce veloci, a volte ci si lava prima con l’acqua di mare e sapone poi ci si sciacqua con l’acqua dolce. Lo stesso per i piatti e per sciacquare il costume.  La “lezione” che vale sempre: fai attenzione a quanto spesso dai per scontate le cose che, invece, sono preziose, come l’acqua, il tempo, le relazioni con gli altri, le risorse del pianeta. Usa con parsimonia, concentrati su ciò che davvero vale.

6) Gestire il tempo: in barca è utile avere un itinerario di massima, per sapere dove fermarsi per fare cambusa, per avere un appoggio per eventuali imprevisti (se piove o c’è vento si rallenta, si aspetta, si fa altro), per programmare escursioni particolari o posti in cui mangiare.  La “lezione” che vale sempre: la to do list ben impostata ti permette di decidere cosa è importante fare nella tua giornata, gestire gli imprevisti e avere sempre ben chiare le tue priorità e riprendere il controllo una volta risolti i problemi.

7) Vivere il momento: il riassunto di tutti i punti precedenti è che l’organizzazione e la barca a vela ti aiutano a vivere ogni momento in modo intenso Io della barca mi godo tutte le cose belle, romantiche e divertenti come fare il bagno nel mare più bello e più blu o dormire ogni notte in un porto diverso. Dormire in rada completamente al buio, nel silenzio in mezzo al mare, per me è una delle cose più belle che esista. Poi mi fa ridere quando si usa il tender, che non è pericoloso, ma può capitare di cadere tutti in acqua vestiti da sera (e di solito è esilarante!).  La “lezione” che vale sempre: organizzare non significa voler controllare tutto, ma permette di godere di ogni momento e di fermarsi a vivere a pieno ciò che vale davvero.

Spero anche tu abbia lo stesso mio entusiasmo per le tue prossime vacanze, buon riposo e buon relax!

Silva Bucci Professional Organizer / 4 Agosto 2021

Foto di Jonas Von Werne da Pexels

7 cose che puoi imparare in barca a vela utili a casa

Anche quest’anno farò le vacanze in barca a vela, una delle mie tipologie di vacanza preferite. La amo perchè è un’esperienza di vita vera e propria che ti lascia non solo bellissimi ricordi, ma anche una nuova consapevolezza e un approccio diverso alle cose.

Viaggiare in barca a vela ti mette alla prova con spazi ridotti, una vita essenziale  e ti permette di confrontarti in modo nuovo con ciò che dai per scontato, con i tuoi modi di porti con le persone, con la natura.

Confrontarsi, rivedere, riorganizzare e ripensare: come vedi tutto questo ha molto a che fare con il mio lavoro e ogni volta che faccio questo tipo di vacanza so di impare cose nuove e trovare tanti spunti utili validi per tutto! 

Sette cose e le “lezioni” che valgono sempre

1) Creare armonia e collaborare: considerato che gli spazi sono ridotti e si passa molto tempo insieme è importante creare armonia tra i partecipanti. Una crociera piacevole dipende dal “clima” e dalla collaborazione di tutti nello svolgere i compiti. In generale vale la pena, prima della partenza, di fare un incontro con lo skipper per conoscere le regole generali della barca, dividersi i compiti e le incombenze, valutare tempi e modi di svolgimento.  La “lezione” che vale sempre: se si vive con altre persone (per lunghi o brevi periodi non importa) impostare delle regole comuni (che implicano modalità di relazionarsi, aspettative, desideri, abitudini) e condividerle con gli altri aiuta a evitare fraintendimenti, tensioni e cose date per scontate.

2) Fare selezione a monte:  dello space clearing relazionale ho scritto molte volte (vedi qui) e mai come in barca a vela è consigliato scegliere persone positive e piacevoli, che ci facciano stare bene. Se non conoscete nessuno dei vostri compagni di viaggio, come sarà per me per quest’anno, è bene, però, avere già  conoscenza almeno dello skipper. Io lo conosco e ho già viaggiato in barca con lui quindi sono molto serena sull’organizzazione.  La “lezione” che vale sempre: fare selezione delle persone che si frequentano, cercando di non autoimporsi chi non ci fa stare bene, aiuta a dare tempo e energie a chi invece ci scalda il cuore e ci rende felici.

3) Risvegliare i sensi: in barca dovrai rivedere le modalità  delle tue abitudini più semplici e radicate come lavarti i denti o camminare e dormire! Perché in mare va tutto re-imparato da capo, come un bambino piccolo: dovrai concentrarti a ogni passo per lo spazio che è molto ridotto e per il continuo movimento della barca. Certamente è un modo per uscire dalla propria zona di comfort e quando ci riesci dona una soddisfazione enorme! La “lezione” che vale sempre:  prova a entrare in casa tua come se fosse la prima volta: guardati attorno come se non conoscessi nulla, concentrati su ogni dettaglio, su ogni tuo passo. Cosa scopri di te e della tua casa?

4) Gestire gli spazi efficacemente: per via degli spazi ridotti, ti consiglio di portare in barca poche cose ben scelte, adatte a questa vita sempre all’aria aperta e anche un poco gipsy. In barca sei a posto sia di giorno che di sera con costume, calzoncini e infradito. Per escursioni o brutto tempo porta con te anche una giacca antivento e scarpe chiuse, ma non serve poi altro. La filosofia è proprio quella della leggerezza e dello spirito un po’ avventuroso che é meglio avere di base per viaggiare in barca.  La “lezione” che vale sempre: anche nella vita di tutti i giorni puoi imparare a selezionare, eliminando ciò che non usi davvero mai e tenendo leggero anche l’armadio (ne parlo qui)

5) Evitare gli sprechi: durante la mia prima vacanza in barca pensavo di vivere una vacanza di lusso e allo stesso tempo di stenti, perché hai il lusso infinito del tempo, del sole e del mare e contemporaneamente certe risorse come  l’acqua e la corrente elettrica sono contingentate e bisogna farne un uso cauto e limitato. E’ bene fare docce veloci, a volte ci si lava prima con l’acqua di mare e sapone poi ci si sciacqua con l’acqua dolce. Lo stesso per i piatti e per sciacquare il costume.  La “lezione” che vale sempre: fai attenzione a quanto spesso dai per scontate le cose che, invece, sono preziose, come l’acqua, il tempo, le relazioni con gli altri, le risorse del pianeta. Usa con parsimonia, concentrati su ciò che davvero vale.

6) Gestire il tempo: in barca è utile avere un itinerario di massima, per sapere dove fermarsi per fare cambusa, per avere un appoggio per eventuali imprevisti (se piove o c’è vento si rallenta, si aspetta, si fa altro), per programmare escursioni particolari o posti in cui mangiare.  La “lezione” che vale sempre: la to do list ben impostata ti permette di decidere cosa è importante fare nella tua giornata, gestire gli imprevisti e avere sempre ben chiare le tue priorità e riprendere il controllo una volta risolti i problemi.

7) Vivere il momento: il riassunto di tutti i punti precedenti è che l’organizzazione e la barca a vela ti aiutano a vivere ogni momento in modo intenso Io della barca mi godo tutte le cose belle, romantiche e divertenti come fare il bagno nel mare più bello e più blu o dormire ogni notte in un porto diverso. Dormire in rada completamente al buio, nel silenzio in mezzo al mare, per me è una delle cose più belle che esista. Poi mi fa ridere quando si usa il tender, che non è pericoloso, ma può capitare di cadere tutti in acqua vestiti da sera (e di solito è esilarante!).  La “lezione” che vale sempre: organizzare non significa voler controllare tutto, ma permette di godere di ogni momento e di fermarsi a vivere a pieno ciò che vale davvero.

Spero anche tu abbia lo stesso mio entusiasmo per le tue prossime vacanze, buon riposo e buon relax!

Silva Bucci Professional Organizer / 4 Agosto 2021

Foto di Jonas Von Werne da Pexels