ti suggerisco un metodo per aiutare la focalizzazione ed evitare le distrazioni per fare più cose e meglio

Silva Bucci Professional Organizer

Evitare le distrazioni per fare più cose e meglio!

Hai iniziato a provare il percorso -kit di sopravvivenza organizzativa che ti ho proposto negli ultimi articoli? Si tratta di varie tecniche di consapevolezza che hanno l’obiettivo di incastrare nella nostra agenda tutto quello che dobbiamo e che ci piace fare.  L’ultimo articolo si chiudeva con una frase che per me è un mantra: fare le attività che ci piace fare oppure farci piacere le attività che dobbiamo fare. Facile a dirsi, potresti ribattere, ma poi in pratica? In pratica ti suggerisco un metodo per  aiutare la focalizzazione ed evitare le distrazioni.

Per farlo bisogna entrare in quella modalità di lavoro -e in generale di azione- che è l’essere in stato di flusso, be in the flow dicono gli inglesi. Forse ti è capitato di perdere la cognizione del tempo mentre facevi qualcosa, il tempo è volato ti sei totalmente immersa in quell’attività e quando hai finito eri super soddisfatta e compiaciuta del lavoro fatto. Ecco, eri nel flusso!

Quando ero ragazza amavo moltissimo fare i puzzle di Mordillo, stavo ore a incastrare insieme i pezzi, il tempo volava e finivo anche a notte fonda. E la soddisfazione maggiore non la provavo a puzzle finito, ma proprio nell’azione stessa del mettere insieme i pezzi, cercare, assemblare.

Quello  era un tipo di flusso ricreativo, ludico, di intrattenimento, ma non esiste solo quello.  Secondo lo psicologo Mihaly Csikszentmihaly che ha introdotto in psicologia il concetto di flusso, entriamo in quello stato anche con attività sfidanti, quelle che ci mettono alla prova. E per quelle che non ci piacciono o troviamo noiose, come si fa a entrare nello stato di flusso?

Ti suggerisco una tecnica molto semplice (e anche piuttosto famosa, forse ne hai già sentito parlare) che è anche uno strumento di gestione del tempo. Nasce per aiutare chi ha difficoltà di concentrazione, aiuta a focalizzarsi su quel che si sta facendo grazie al fatto che si evitano le distrazioni mentre si utilizza. Si tratta della “Tecnica del pomodoro” di Francesco Cirillo, c’è un mondo online su questa tecnica: articoli, applicazioni, software, di tutto di più. 

E trovi anche il libro di Cirillo, il suo ideatore, in cui racconta che lui l’ha ideata negli anni ‘80 quando studiava e si chiama così perché faceva delle prove in casa con il timer da cucina che era appunto a forma di pomodoro. 

Per provarla dovrai:

  • decidere l’ attività a cui dedicarti (lettura, studio, ma anche stirare! O pagare le bollette)
  • puntare il timer per 25 minuti (non è un numero a caso ma il tempo medio in cui raggiungiamo la massima concentrazione che poi tende a scendere)
  • in questi 25 minuti occuparti esclusivamente dell’attività scelta
  • evitare tutte le distrazioni
  • passati i 25 minuti dovrai puntare un altro timer di 5 minuti in cui riposarti e rigenerarti (ad esempio sgranchirsi o fare delle belle respirazioni), è importante puntare il timer anche per il riposo perché altrimenti si rischia di sforare
  • dopo di ché si puntano altri 25 minuti in cui si lavora focalizzati e senza distrazioni poi di nuovo 5 minuti di riposo
  • questo per 4 pomodori poi si fa una pausa più lunga di 20 minuti

Come ti dicevo al posto del timer puoi usare un’app sul cellulare o un software sul pc ma non è l’ideale proprio perché possono essere fonti di distrazione che è invece molto importante evitare.

E’ evidente che non sempre si può usare questa tecnica al lavoro dipende dall’attività che si sta facendo, per me ad esempio è utile quando scrivo o studio e si tratta di attività che a me richiedono molta concentrazione e sono sempre un po’ faticose. Grazie al pomodoro riesco appunto a occuparmene con più soddisfazione e a farle con meno sforzo. Quando la uso spesso riesco appunto ad entrare nel famoso stato di flusso e il risultato è che riesco a fare di più e meglio.

Cosa ne pensi? Conoscevi già questa tecnica? La usi?  Fammi sapere se ti interessa approfondire questo tema, ne parlerò volentieri!

Intanto ti saluto: questo è l’ultimo articolo del 2022, l’ultimo di parecchi,  spero di averti dato spunti interessanti, fammi sapere cosa ti è piaciuto di più e cosa vorresti di più o di diverso nel 2023! In attesa della newsletter con gli auguri ti anticipo i miei migliori auguri di buona fine e buon inizio ☺

Foto di Steve Johnson da Pexels

 

Evitare le distrazioni per fare più cose e meglio!

Hai iniziato a provare il percorso -kit di sopravvivenza organizzativa che ti ho proposto negli ultimi articoli? Si tratta di varie tecniche di consapevolezza che hanno l’obiettivo di incastrare nella nostra agenda tutto quello che dobbiamo e che ci piace fare.  L’ultimo articolo si chiudeva con una frase che per me è un mantra: fare le attività che ci piace fare oppure farci piacere le attività che dobbiamo fare. Facile a dirsi, potresti ribattere, ma poi in pratica? In pratica ti suggerisco un metodo per  aiutare la focalizzazione ed evitare le distrazioni.

Per farlo bisogna entrare in quella modalità di lavoro -e in generale di azione- che è l’essere in stato di flusso, be in the flow dicono gli inglesi. Forse ti è capitato di perdere la cognizione del tempo mentre facevi qualcosa, il tempo è volato ti sei totalmente immersa in quell’attività e quando hai finito eri super soddisfatta e compiaciuta del lavoro fatto. Ecco, eri nel flusso!

Quando ero ragazza amavo moltissimo fare i puzzle di Mordillo, stavo ore a incastrare insieme i pezzi, il tempo volava e finivo anche a notte fonda. E la soddisfazione maggiore non la provavo a puzzle finito, ma proprio nell’azione stessa del mettere insieme i pezzi, cercare, assemblare.

Quello  era un tipo di flusso ricreativo, ludico, di intrattenimento, ma non esiste solo quello.  Secondo lo psicologo Mihaly Csikszentmihaly che ha introdotto in psicologia il concetto di flusso, entriamo in quello stato anche con attività sfidanti, quelle che ci mettono alla prova. E per quelle che non ci piacciono o troviamo noiose, come si fa a entrare nello stato di flusso?

Ti suggerisco una tecnica molto semplice (e anche piuttosto famosa, forse ne hai già sentito parlare) che è anche uno strumento di gestione del tempo. Nasce per aiutare chi ha difficoltà di concentrazione, aiuta a focalizzarsi su quel che si sta facendo grazie al fatto che si evitano le distrazioni mentre si utilizza. Si tratta della “Tecnica del pomodoro” di Francesco Cirillo, c’è un mondo online su questa tecnica: articoli, applicazioni, software, di tutto di più. 

E trovi anche il libro di Cirillo, il suo ideatore, in cui racconta che lui l’ha ideata negli anni ‘80 quando studiava e si chiama così perché faceva delle prove in casa con il timer da cucina che era appunto a forma di pomodoro. 

Per provarla dovrai:

  • decidere l’ attività a cui dedicarti (lettura, studio, ma anche stirare! O pagare le bollette)
  • puntare il timer per 25 minuti (non è un numero a caso ma il tempo medio in cui raggiungiamo la massima concentrazione che poi tende a scendere)
  • in questi 25 minuti occuparti esclusivamente dell’attività scelta
  • evitare tutte le distrazioni
  • passati i 25 minuti dovrai puntare un altro timer di 5 minuti in cui riposarti e rigenerarti (ad esempio sgranchirsi o fare delle belle respirazioni), è importante puntare il timer anche per il riposo perché altrimenti si rischia di sforare
  • dopo di ché si puntano altri 25 minuti in cui si lavora focalizzati e senza distrazioni poi di nuovo 5 minuti di riposo
  • questo per 4 pomodori poi si fa una pausa più lunga di 20 minuti

Come ti dicevo al posto del timer puoi usare un’app sul cellulare o un software sul pc ma non è l’ideale proprio perché possono essere fonti di distrazione che è invece molto importante evitare.

E’ evidente che non sempre si può usare questa tecnica al lavoro dipende dall’attività che si sta facendo, per me ad esempio è utile quando scrivo o studio e si tratta di attività che a me richiedono molta concentrazione e sono sempre un po’ faticose. Grazie al pomodoro riesco appunto a occuparmene con più soddisfazione e a farle con meno sforzo. Quando la uso spesso riesco appunto ad entrare nel famoso stato di flusso e il risultato è che riesco a fare di più e meglio.

Cosa ne pensi? Conoscevi già questa tecnica? La usi?  Fammi sapere se ti interessa approfondire questo tema, ne parlerò volentieri!

Intanto ti saluto: questo è l’ultimo articolo del 2022, l’ultimo di parecchi,  spero di averti dato spunti interessanti, fammi sapere cosa ti è piaciuto di più e cosa vorresti di più o di diverso nel 2023! In attesa della newsletter con gli auguri ti anticipo i miei migliori auguri di buona fine e buon inizio ☺

Foto di Steve Johnson da Pexels