Silva Bucci Professional Organizer

Proseguo con il raccontare la storia del mio lavoro di Professional Organizer e temporalmente mi avvicino ad oggi: fine 2016 inizio 2017.

Un anno fa circa, infatti, c’è stato un cambiamento evidente nell’andamento del mio lavoro da PO: alcuni progetti su cui lavoravo già da tempo hanno cominciato a dare i loro frutti e in pochi mesi ho avuto più clienti che in tutto l’anno precedente. Era giunto il momento di fare un salto e ripensare la mia attività, ancora un po’ passione, come un lavoro vero. Ho deciso che il primo passo da fare era il Business Plan.

Il saggio e anche noi PO diciamo che per raggiungere qualsiasi obiettivo è necessario elaborare un piano strategico e decidere le tappe intermedie da raggiungere nel percorso per arrivare alla meta del viaggio.

Non essendo esperta in Business Plan mi sono rivolta alla collega Professional Organizer e amica Enrica Maria Laveglia che da anni si occupa di BP principalmente per start up. Non si può far tutto! E’ importante scegliere a chi delegare cosa, in questo caso mi serviva un professionista anche perché la pianificazione è il primo passo ed è anche quello più difficile soprattutto se si è coinvolti e si tiene molto al progetto su cui si sta lavorando. L’elaborazione del mio Business Plan è durata qualche mese ma già da subito ha dato i suoi frutti, mano a mano che io e Enrica ci lavoravamo, ci venivano nuove idee e vedevamo nuovi sbocchi e prospettive. In più aumentavano i committenti così ho deciso di aprire la partita Iva e prendermi il rischio dei costi fissi che comporta.
Con la consulenza di Enrica ho analizzato il mercato di riferimento del Professional Organizer, ho focalizzato quali sono i servizi che posso offrire, come posso offrirli e a chi, come comunicarlo e come promuovere la mia attività. Mi sono data degli obiettivi e delle scadenze fino al 2019.

Grazie a questo lavoro sento di avere la situazione sotto controllo, non rischio di perdere tempo perché non so come muovermi e so già in anticipo qual è lo step successivo quindi la mia mente è già attiva e pronta a cogliere spunti e occasioni.

Altra parte importante del Business Plan è stata quella di stimare costi e ricavi su 3 anni. Ho una certa confidenza con i conti grazie al mio passato come amministrativa, ma quando i numeri su cui lavori sono i tuoi è più complicato… Comunque l’ho fatto: ho stimato i costi (questo è stato piuttosto facile) e i ricavi … ottimisticamente però 😉 perché se non ci credi tu, difficile che possano crederci gli altri. In questi mesi si è verificato qualche imprevisto rispetto ai piani ma, dopo un po’ di delusione iniziale ho cercato di vederli come nuove opportunità per sviluppare altri percorsi già contemplati ma non ancora sfruttati.

Bene, a oggi ho già raggiunto il primo obiettivo che mi ero data cioè l’aggiornamento del sito con le revisione della mia immagine e poi devo dire che, considerati i lavori in corso e quelli già confermati, sono abbastanza vicina ai ricavi del 2017 che mi era messa come obiettivo.

Quindi i consigli saggi di oggi sono:

  • darsi un obiettivo
  • pianificare gli step intermedi
  • darsi delle scadenze
  • chiedere aiuto
  • non scoraggiarsi
  • fare, con ottimismo, cose in cui si crede

BYE al prossimo post in cui ti racconto del mio primo obiettivo raggiunto: sito e immagine …

Ph Enrico Tubertini

Proseguo con il raccontare la storia del mio lavoro di Professional Organizer e temporalmente mi avvicino ad oggi: fine 2016 inizio 2017.

Un anno fa circa, infatti, c’è stato un cambiamento evidente nell’andamento del mio lavoro da PO: alcuni progetti su cui lavoravo già da tempo hanno cominciato a dare i loro frutti e in pochi mesi ho avuto più clienti che in tutto l’anno precedente. Era giunto il momento di fare un salto e ripensare la mia attività, ancora un po’ passione, come un lavoro vero. Ho deciso che il primo passo da fare era il Business Plan.

Il saggio e anche noi PO diciamo che per raggiungere qualsiasi obiettivo è necessario elaborare un piano strategico e decidere le tappe intermedie da raggiungere nel percorso per arrivare alla meta del viaggio.

Non essendo esperta in Business Plan mi sono rivolta alla collega Professional Organizer e amica Enrica Maria Laveglia che da anni si occupa di BP principalmente per start up. Non si può far tutto! E’ importante scegliere a chi delegare cosa, in questo caso mi serviva un professionista anche perché la pianificazione è il primo passo ed è anche quello più difficile soprattutto se si è coinvolti e si tiene molto al progetto su cui si sta lavorando. L’elaborazione del mio Business Plan è durata qualche mese ma già da subito ha dato i suoi frutti, mano a mano che io e Enrica ci lavoravamo, ci venivano nuove idee e vedevamo nuovi sbocchi e prospettive. In più aumentavano i committenti così ho deciso di aprire la partita Iva e prendermi il rischio dei costi fissi che comporta.
Con la consulenza di Enrica ho analizzato il mercato di riferimento del Professional Organizer, ho focalizzato quali sono i servizi che posso offrire, come posso offrirli e a chi, come comunicarlo e come promuovere la mia attività. Mi sono data degli obiettivi e delle scadenze fino al 2019.

Grazie a questo lavoro sento di avere la situazione sotto controllo, non rischio di perdere tempo perché non so come muovermi e so già in anticipo qual è lo step successivo quindi la mia mente è già attiva e pronta a cogliere spunti e occasioni.

Altra parte importante del Business Plan è stata quella di stimare costi e ricavi su 3 anni. Ho una certa confidenza con i conti grazie al mio passato come amministrativa, ma quando i numeri su cui lavori sono i tuoi è più complicato… Comunque l’ho fatto: ho stimato i costi (questo è stato piuttosto facile) e i ricavi … ottimisticamente però 😉 perché se non ci credi tu, difficile che possano crederci gli altri. In questi mesi si è verificato qualche imprevisto rispetto ai piani ma, dopo un po’ di delusione iniziale ho cercato di vederli come nuove opportunità per sviluppare altri percorsi già contemplati ma non ancora sfruttati.

Bene, a oggi ho già raggiunto il primo obiettivo che mi ero data cioè l’aggiornamento del sito con le revisione della mia immagine e poi devo dire che, considerati i lavori in corso e quelli già confermati, sono abbastanza vicina ai ricavi del 2017 che mi era messa come obiettivo.

Quindi i consigli saggi di oggi sono:

  • darsi un obiettivo
  • pianificare gli step intermedi
  • darsi delle scadenze
  • chiedere aiuto
  • non scoraggiarsi
  • fare, con ottimismo, cose in cui si crede

BYE al prossimo post in cui ti racconto del mio primo obiettivo raggiunto: sito e immagine …

Ph Enrico Tubertini